A MARCO
Introduzione
Il progetto ‘A Marco’ è una proposta molto personale che ho realizzato, in cui faccio un autoritratto concettuale formando, come una pietra lanciata sull’acqua, una serie di cerchi concentrici che comprendono me stesso, la mia famiglia e l’amore per la mia città: Venezia. Questi cerchi navigano dall’interno all’esterno di una realtà che ho reinterpretato attraverso la geometria e il vincolo concettuale ed emotivo che intreccia me con l’opera finale. La mia passione per il cubismo ha segnato il mio percorso artistico. Come i cubisti fecero più di un secolo fa, apro la prospettiva e ci gioco, scomponendola e ricomponendola in un ordine che cancella la distinzione tra gli oggetti e lo spazio che li circonda.
Per consolidare la mia pratica e riportarla alla contemporaneità, ho iniziato con degli studi fatti al Louvre, dove mi sono innamorato del capolavoro scultorio di Antonio Canova “Amore e Psyche”. Successivamente ho approfondito la mia ricerca a Possagno nella gipsoteca dell’artista, dove ho trovato connessioni storiche, quasi magiche, tra l’autore di Amore e Psyche e la quadriga di San Marco, la scultura bronzea tanto amata da mio padre Marco. Fu grazie a Canova che, il 13 dicembre 1815, i cavalli bronzei depredati da Napoleone Bonaparte poterono finalmente tornare a Venezia.
Affascinato dall’idea di collegare il cubismo alla storia veneziana, seleziono una serie di monumenti storici e li reinterpreto con lo stesso linguaggio, costruendo una connessione tra la storia di Venezia e l’avanguardia francese. Creo un filo logico tra la città e la mia passione artistica.
Progetto
Il progetto parte dalla realizzazione di cinque sculture in polimere, rivestite in oro zecchino, e da una scultura in vetro, realizzata a cera persa, tutte illuminate da luce a LED. L’effetto che ho creato è un’esplosione di luce che valorizza i volumi e i dettagli di ogni singola opera. Ogni pezzo rappresenta una fase della mia vita. L’oro è il minimo comune denominatore tra l’arte di mio padre Marco e il vetro, che rappresenta il legame tra la mia città e la mia vita artistica. L’idea che mi guida è quella di creare un itinerario artistico in cui ogni opera possa essere ammirata nel suo contesto, inserendola e legandola alla città che amo.
A MARCO
In onore di Marco, mio padre.
Ho sempre amato quei quattro cavalli di bronzo dorato sopra la basilica di S Marco, ero piccolo quando li vidi per la prima volta, pensavo che volassero, mio padre mi spiegò che venivano da molto lontano … In casa ne avevamo un modelletto in bronzo e marmo realizzato dal suo amico fonditore, Mario Valese. Marco aveva un laboratorio galvanico e lavorava fino al sabato sera. Eravamo quattro fratelli e ci portava tutti al mare con la macchina aziendale carica di metallo dorato, pronto per essere consegnato ai suoi clienti veneziani. Ricordo ancora quel profumo di foglia d’oro che sapeva di felicità e che ci accompagnava in quelle scampagnate domenicali.
Scultura cubista, polimere e oro zecchino.
Base in acciaio tagliato al laser e dipinto a polveri.
Illuminazione a led.
L 32 x P 16 x H 20 cm
CAPITANO
Marco mi portava spesso a vedere il Capitano, il suo laboratorio era a poche centinaia di metri. Mi spiegava che quel cavaliere non era veneziano ma aveva difeso innumerevoli volte la nostra città. Quella scultura rappresentava un grande uomo che era stato ingannato dai veneziani e che quella bellissima statua equestre doveva essere in Piazza San Marco e non in campo San Giovanni e Paolo davanti alla Scuola Grande di San Marco, l’attuale ospedale civile di Venezia.
La provocazione che propone Dal Bon è quello di dargli giustizia e di riportarlo in Piazza San Marco.
Scultura cubista, polimere e oro zecchino.
Base in acciaio tagliato al laser e dipinto a polveri.
Illuminazione a led.
L 34 x P 18 x H 34 cm
VIRTÙ VENEZIANE
Non è solo un bellissimo cancello di bronzo, è molto più di un’opera d’arte.
Rappresenta le quattro virtù che nella Venezia del 700 bisognava possedere per essere cittadino veneziano:
Vigilanza, Libertà, Governo e Felicità
Scultura in vetro di Murano realizzata a cera persa.
Base in acciaio e oro zecchino.
Illuminazione a led.
L 35 x P 25 x H 20 cm
FOSCARINA
Foscarina è mia figlia, la nipote di Marco, ma anche l’allegoria della Serenissima.
Foscarina è la dogaressa che siede sul Leone, che è il suo segno zodiacale, e il simbolo della città di Venezia.
È la donna forte che custodisce i frutti necessari alla vita e lo scettro del comando.
La donna che governerà il futuro del mio mondo.
Scultura cubista, polimere e oro zecchino.
Base in acciaio tagliato al laser e dipinto a polveri.
Illuminazione a led.
L 36 x P 28 x H 39 cm